mail unicampaniaunicampania webcerca

    Francesco Eriberto D'IPPOLITO

    Insegnamento di STORIA DEL DIRITTO PENALE

    Corso di laurea magistrale in SCIENZE DELLA POLITICA

    SSD: IUS/19

    CFU: 6,00

    ORE PER UNITÀ DIDATTICA: 36,00

    Periodo di Erogazione: Secondo Semestre

    Italiano

    Lingua di insegnamento

    Italiano

    Contenuti

    Pubblicizzazione del diritto penale (sec.XIII). Processo accusatorio, inquisitorio, misto. Le “practicae criminales”. Il diritto penale del XVI secolo. “Arbitrium” e diritto penale. La tipizzazione delle fattispecie e le qualitates delicti. Il rapporto reato/peccato e la legge penale in coscienza. Illuminismo e problema penale: l’età delle riforme. Politica criminale come momento di governo della società. L’età della codificazione penale: modelli legislativi. La penalistica italiana dell’Ottocento e il Codice Zanardelli. La Scuola Positiva e lo studio del delinquente. La criminologia come scienza. Il problema dell’individualizzazione della pena in Europa e negli Stati Uniti. Modelli punitivi a confronto: la pena indeterminata. Le contraddizioni del principio di legalità in età liberale. Il tecnicismo giuridico. Il diritto penale del fascismo.

    Testi di riferimento

    Mario Sbriccoli, Storia del diritto penale e della giustizia, scritti editi e inediti (1972 - 2007), Giuffrè editore, 2009.
    L. Lacchè. Non giudicare, Satura

    Obiettivi formativi

    Il corso ha per oggetto le principali trasformazioni del diritto criminale europeo dal Medioevo all'età moderna, le innovazioni sollecitate dall'Illuminismo giuridico e l'evoluzione del diritto penale codificato dalla fine '700 fino alla legislazione vigente; le principali teorie penalistiche e criminologiche nonché l'evoluzione del fenomeno criminale con particolare riguardo ai reati di tipo associativo

    Prerequisiti

    Nessuno

    Metodologie didattiche

    L’insegnamento si compone di lezioni frontali in aula con supporto della. In esse verranno esposti, chiariti ed esemplificati i concetti oggetto del Programma, che lo studente dovrà conseguentemente acquisire nel suo lavoro personale. Le diapositive proiettate a lezione saranno rese disponibili, insieme ad aggiornamenti relativi al corso e ad altro materiale didattico.
    Alle lezioni frontali si affiancheranno attività di tipo seminariale e di laboratorio, con discussione e confronto anche su tematiche di attualità (reato di tortura, pena di morte, criminalità organizzata, per portare qualche esempio).

    Metodi di valutazione

    Attraverso la prova si verificherà l’effettiva capacità dello studente di: ricordare, contestualizzare e coordinare il sistema delle fonti di diritto penale, gli orientamenti dottrinali, la tipologia dei reati e delle pene e i meccanismi processuali dall’epoca medievale a quella contemporanea;
    cogliere le logiche che hanno guidato le politiche criminali nei vari periodi di riferimento;
    argomentare la dimensione politica e costituzionale del diritto penale;
    ricostruire le problematiche metodologiche fondamentali della ricerca storiografica e storico-giuridica del settore;
    comprendere l’importanza della dimensione storica dell’esperienza giuridico-penalistica e del fenomeno criminale, motivando i mutamenti, i processi di rottura e di continuità.
    A tale scopo, costituiranno parametri di valutazione la qualità dell’esposizione, l’utilizzo corretto del lessico giuridico-penalistico e specialmente la capacità di ragionamento critico sulle tematiche proposte.

    Altre informazioni

    Materiale didattico e sentenze eventualmente discusse nell'ambito delle lezioni saranno a disposte degli studenti presso lo studio del docente.

    Programma del corso

    L’insegnamento prevede la presentazione e discussione dei seguenti argomenti:

    - le linee evolutive da un assetto di giustizia penale gestita prevalentemente dai privati ad una giustizia gestita dai pubblici poteri;

    - processo accusatorio e processo inquisitorio;

    - l’elaborazione teorica dei principi di diritto penale;

    - il sistema dei reati e delle pene nel Medioevo e in età moderna;

    - l’Illuminismo giuridico penale;

    - le codificazioni penali nell’Ottocento;

    - le scuole penalistiche in Italia tra Otto e Novecento;

    - l’evoluzione del fenomeno criminale con particolare riguardo ai reati di tipo associativo (dal banditismo ai reati di stampo mafioso).

    English

    Teaching language

    Italian

    Contents

    Publicisation of criminal law (13th cent.). Accusatory, inquisitorial, mixed trials. The practicae criminales. Criminal law in the 16th century. "Arbitrium' and criminal law. The typification of cases and the qualitates delicti. The offence/crime relationship and criminal law in conscience. Enlightenment and the criminal problem: the age of reform. Criminal policy as a moment of governance of society. The age of penal codification: legislative models. Nineteenth-century Italian penal law and the Zanardelli Code. The Positivist School and the study of the delinquent. Criminology as a science. The problem of the individualisation of punishment in Europe and the United States. Comparing punitive models: the indeterminate penalty. The contradictions of the principle of legality in the liberal age. Legal technicality. The criminal law of Fascism.

    Textbook and course materials

    Mario Sbriccoli, History of criminal law and justice, published and unpublished writings (1972 - 2007), Giuffrè editore, 2009.
    L. Lacchè, Do not judge, Satura

    Course objectives

    The course focuses on the main transformations of European criminal law from the Middle Ages to the modern age, the innovations prompted by the legal Enlightenment and the evolution of codified criminal law from the end of the 18th century up to current legislation; the main penal and criminological theories as well as the evolution of the criminal phenomenon with particular regard to crimes of an associative nature.

    Prerequisites

    Anything

    Teaching methods

    The course consists of 36 hours of seminar lectures on the topics described in the program.

    Evaluation methods

    The test will test the student's actual ability to: recall, contextualise and coordinate the system of criminal law sources, doctrinal orientations, types of offences and punishments and procedural mechanisms from medieval to contemporary times
    grasp the logics that have guided criminal policies in the various reference periods;
    argue the political and constitutional dimension of criminal law;
    reconstruct the fundamental methodological issues of historiographic and legal-historical research in the field;
    understand the importance of the historical dimension of the legal-criminal experience and the criminal phenomenon, motivating changes, processes of rupture and continuity.
    To this end, the quality of the exposition, the correct use of the juridical-penalistic vocabulary and especially the ability to critically reason on the proposed topics will constitute assessment parameters.

    Other information

    Teaching materials and any sentences discussed in the course of the lectures will be available to students in the lecturer's office.

    Course Syllabus

    The teaching includes the presentation and discussion of the following topics:

    - the evolutionary lines from a criminal justice system managed mainly by private individuals to one managed by public authorities;

    - accusatory and inquisitorial processes;

    - the theoretical elaboration of the principles of criminal law;

    - the system of crimes and punishments in the Middle Ages and modern times;

    - the criminal legal Enlightenment;

    - penal codifications in the 19th century;

    - the penal schools in Italy between the 19th and 20th centuries;

    - the evolution of the criminal phenomenon with particular regard to crimes of an associative nature (from banditry to mafia-type crimes).

     

    facebook logoinstagram buttonyoutube logotype