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    Maria Cristina IVALDI

    Insegnamento di DIRITTO E RELIGIONE IN EUROPA

    Corso di laurea magistrale in RELAZIONI E ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI

    SSD: IUS/11

    CFU: 6,00

    ORE PER UNITÀ DIDATTICA: 36,00

    Periodo di Erogazione: Secondo Semestre

    Italiano

    Lingua di insegnamento

    ITALIANO

    Contenuti

    L’insegnamento ha ad oggetto lo studio della regolazione giuridica del
    fattore religioso nello spazio europeo – in primis il diritto di libertà di
    coscienza e di religione e i modelli di relazione tra gli stati e le chiese –
    nei diversi contesti nazionali nonché nei principali organismi
    sovranazionali continentali, specialmente nell’Unione europea.

    Testi di riferimento

    - ROSSELLA BOTTONI, Diritto e fattore religioso nello spazio europeo,
    Torino, Giappichelli, 2019, 258 pp.
    - MARIA CRISTINA IVALDI, Il fattore religioso nel diritto dell’Unione
    europea tra riconoscimento giurisprudenziale e codificazione normativa,
    Roma, Nuova Cultura, 2012, 225 pp.
    Durante le lezioni saranno segnalati gli opportuni aggiornamenti laddove
    ritenuti necessari.

    Obiettivi formativi

    L’insegnamento, in generale, si propone di trasmettere allo studente la
    conoscenza e l’approfondimento delle tematiche concernenti la
    regolamentazione del fattore religioso negli ordinamenti europei, con
    particolare riferimento al sistema UE.
    Conoscenza e capacità di comprensione
    Al termine del percorso lo studente dovrà dimostrare di conoscere la
    genesi e l’assetto del sistema delle fonti concernenti il fattore religioso in
    ambito europeo nonché di padroneggiare, almeno in termini sufficienti, le
    interazioni tra i predetti sistemi.
    Conoscenza e capacità di comprensione applicate
    Lo studente dovrà essere in grado di reperire, riconoscere e interpretare
    un testo normativo così come le relative applicazioni giurisprudenziali
    negli ordinamenti nazionali e sovranazionali interessati, ovvero con
    specifica attenzione al diritto vivente. Lo studente dovrà, inoltre, saper
    comprendere una nota a sentenza o un commento, pubblicati su riviste
    giuridiche ed evidenziare gli elementi che caratterizzano il caso di specie.
    Autonomia di giudizio
    Lo studente dovrà essere capace di analizzare e ricostruire diverse
    opzioni interpretative in ordine a un testo normativo o giurisprudenziale.
    Abilità comunicative
    Lo studente dovrà comunicare, come minimo in modo sufficientemente chiaro, quanto conosciuto e compreso nel corso delle lezioni, con
    coerenza logico-argomentativa e mediante l’uso appropriato di linguaggio
    giuridico.
    Capacità di apprendere
    Lo studente dovrà mostrare di aver acquisito la capacità di apprendere in
    maniera congrua i contenuti dell’insegnamento e di aver fatto proprie
    competenze che consentano la prosecuzione dello studio del diritto che
    regola il fattore religioso in Europa, in modo autonomo e consapevole.

    Prerequisiti

    Pur non essendo prevista nessuna propedeuticità, la conoscenza di base
    del Diritto pubblico comparato, dell’Unione europea e internazionale è
    considerata opportuna.

    Metodologie didattiche

    Lezioni frontali e interattive. Sono previsti seminari di didattica
    integrativa per gli studenti-lavoratori iscritti a progetti di formazione
    contemplati nell’offerta formativa del Dipartimento di Scienze Politiche,
    per consentire una miglior comprensione degli argomenti oggetto
    dell’insegnamento.
    È contemplata l’esegesi di documentazione giuridica nazionale, straniera
    o sovranazionale (norme, sentenze e altri tipi di provvedimento) che
    presenti profili di pertinenza con il fattore religioso e nella ulteriore
    documentazione messa a disposizione online o da concordare con la
    titolare del corso o da scegliersi tra quelle richiamate nei testi di esame.

    Metodi di valutazione

    La verifica dei risultati dell’apprendimento avverrà mediante esame orale
    con votazione in trentesimi.
    La conoscenza delle fattispecie più rilevanti sarà accertata dapprima
    tramite domande generali e poi più specifiche (massimo quattro) alle
    quali lo studente dovrà rispondere mediante la ricostruzione delle
    vicende che hanno condotto all'attuale assetto giuridico. Attraverso
    l’analisi di un caso giurisprudenziale, lo studente dovrà attestare di saper
    organizzare le nozioni acquisite in modo dinamico e analitico.
    La valutazione avverrà secondo i criteri elencati di seguito.
    - Mancato superamento dell’esame:
    lo studente non possiede una conoscenza accettabile dei contenuti dei
    diversi argomenti in programma e non raggiunge alcun obiettivo
    formativo.
    - Esito sufficiente – da 18 a 20:
    lo studente dimostra una minima conoscenza degli argomenti principali
    dell’insegnamento e del linguaggio giuridico richiesto con scarsa capacità
    di applicare in modo adeguato le conoscenze teoriche a casi concreti
    prospettati.
    - Esito soddisfacente – da 21 a 23:
    lo studente, pur non mostrando la piena padronanza degli argomenti in
    programma, dimostra di possederne le conoscenze fondamentali che
    esprime con una soddisfacente proprietà di linguaggio.
    - Esito buono – da 24 a 26:
    lo studente mostra una conoscenza di base di tutti gli argomenti trattati
    che esprime con buona proprietà di linguaggio; il medesimo è in grado di
    applicare in modo adeguato le conoscenze teoriche a casi concreti.
    - Esito molto buono – da 27 a 29:
    lo studente dimostra una buona conoscenza degli argomenti in
    programma che esprime analiticamente mediante l’uso di un corretto
    linguaggio tecnico e con adeguate abilità comunicative.
    - Esito eccellente – da 30 a 30 e lode:
    lo studente dimostra un’eccellente conoscenza degli argomenti che sa
    rappresentare in modo analitico e sistematico dimostrando di
    padroneggiare la materia anche attraverso la capacità di effettuare
    collegamenti interni e rinvii.

    Altre informazioni

    Per i frequentanti almeno l’80% delle lezioni è contemplata la possibile
    esenzione dallo studio di alcune parti di entrambi i testi d’esame, a fronte
    di una della predisposizione di una relazione scritta o orale, da
    concordarsi con la titolare dell’insegnamento.

    Programma del corso

    1) cenni introduttivi ai principali sistemi di relazione tra lo stato e le
    chiese nei differenti contesti nazionali (confessionismo, separatismo,
    collaborazione e coordinamento, etc.) – 0,5 CFU;
    2) la regolamentazione giuridica del fattore religioso nell’ordinamento italiano e in quello francese: due sistemi a confronto – 1 CFU;
    3) la dimensione individuale della disciplina giuridica del fattore religioso
    – 0,5 CFU;
    4) la protezione internazionale della libertà di pensiero, coscienza e
    religione e l’interazione con il principio di eguaglianza – 0,5 CFU;
    5) il sistema del Consiglio d’Europa e della Convenzione europea per la
    salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali; la
    giurisprudenza della Corte di Strasburgo in materia religiosa – 0,5 CFU;
    6) la rilevanza dei diritti fondamentali nell’ordinamento comunitario.
    Dall’originario riconoscimento giurisprudenziale alla successiva
    codificazione normativa – 0,5 CFU;
    7) la separazione tra cittadinanza e appartenenza religiosa: la libertà di
    fare o non fare in forza dei propri convincimenti religiosi o filosofici nel
    contesto familiare, scolastico, lavorativo e, in generale, nello spazio
    pubblico – 0,5 CFU;
    8) il modello UE di rapporti tra lo stato e confessioni religiose. Le
    problematiche concernenti lo status delle chiese e delle organizzazioni
    non confessionali nella UE. Il caso del Monte Athos – 0,5 CFU;
    9) l’attuale assetto delle norme connesse con il fattore religioso del
    sistema, così come delineato a partire dal trattato di Lisbona del 2007. La
    giurisprudenza della Corte di Lussemburgo concernente il diritto di libertà
    religiosa. Il diritto di asilo e la questione del porto dei simboli religiosi sul
    luogo di lavoro – 1 CFU;
    10) il cosiddetto dialogo tra le corti (corti nazionali degli stati membri,
    Corte europea dei diritti dell’uomo e Corte di giustizia). Il diritto vivente in
    materia di Law and Religion – 0,5 CFU.
    Un test di autovalutazione sul programma sarà sottoposto, a richiesta,
    agli studenti-lavoratori iscritti a progetti di formazione.

    English

    Teaching language

    Italian

    Contents

    The aim of the course is to study the legal regulation of the religious
    factor in the European area – first and foremost the right to freedom of
    religion or belief and the models of relations between states and
    churches – in the national contexts as well as in the main supranational
    continental institutions, especially in the European Union.

    Textbook and course materials

    - ROSSELLA BOTTONI, Diritto e fattore religioso nello spazio europeo,
    Torino, Giappichelli, 2019, 258 pp.
    - MARIA CRISTINA IVALDI, Il fattore religioso nel diritto dell’Unione
    europea tra riconoscimento giurisprudenziale e codificazione normativa,
    Roma, Nuova Cultura, 2012, 225 pp.
    Updates will be reported during the lessons when deemed necessary.

    Course objectives

    The course aims to provide students with the knowledge and in-depth
    understanding of issues concerning the discipline of the religious factor in
    the European legal systems, with particular reference to the EU system.
    Knowledge and understanding
    At the end of the course, students must be able to show they know the
    genesis and structure of the system of sources related to the religious
    factor in the European context and to master sufficiently the interactions
    between the systems concerned.
    Applied knowledge and understanding
    The student is expected to research, recognize and appraise a legal text
    and its jurisprudential implementations in the national and supranational
    systems concerned, with particular attention to living law.
    The student also needs to be prepared to understand a sentence note or
    commentary published in legal journals and to highlight the elements
    that characterize the case in question.
    Making judgements
    The student is awaited to analyse and reconstruct different interpretative
    options about a normative or jurisprudential text.
    Communication skills
    The student is asked to communicate what he knows and understands in
    the course, with logical and argumentative coherence and through the
    proper use of legal language.
    Learning skills
    The student is required to show he has achieved the ability to learn the
    substance of the course appropriately and that he has achieved the skills
    that allow him to pursue the studyof law and religion in Europe on his
    own.

    Prerequisites

    Although no preparatory studies are required, a basic knowledge of
    comparative Public Law, European Union Law and International Law is
    deemed suitable.

    Teaching methods

    In front and interactive lessons. Integrative teaching seminars are
    planned for student workers enrolled in learning projects covered by the
    Department of Political Science, to allow a better understanding of the
    topics studied.
    The exegesis of national, foreign, or supranational legal documents
    (rules, judgements, and other types of measures) that present profiles of
    relevance to the religious factor is foreseen. These documents can be
    chosen from those mentioned in the examination books and in the
    additional material made available online or agreed with the professor of
    the course.

    Evaluation methods

    Learning evaluation methods
    The evaluation of the learning outcomes will be carried out by oral
    examination with a mark in thirtieths.
    The knowledge of the most relevant cases will be verified first through
    general questions and then more specific (up to four) to which the
    student will be required to respond through the reconstruction of the
    circumstances that resulted in the current legal framework.
    Through the analysis of a case law, the student must attest to knowing
    how to organize the concepts acquired in a dynamic and analytical way.
    The evaluation will be carried out according to the following criteria.
    - Unsuccessful exam:
    the student does not have an acceptable knowledge of the different
    arguments in the program and does not reach any learning goal.
    - Sufficient outcome – from 18 to 20:
    the student shows a minimum knowledge of the main subjects of the
    course and of the legal language required, with limited ability to apply
    the theoretical knowledge to the concrete cases proposed.
    - Satisfactory result – from 21 to 23:
    the student, although not showing full competence of the topics in the
    program, shows that he has the fundamental knowledge expresses with a
    satisfactory property of language.
    - Good result – from 24 to 26:
    the student shows a basic knowledge of the subjects dealt with, which he
    expresses with good language properties; he is able to apply properly the
    theoretical knowledge to concrete cases.
    - Very good result – from 27 to 29:
    the student shows a good knowledge of the program which he articulates analytically through the proper use of technical language and with
    adequate communication skills.
    - Excellent result – from 30 to 30 cum laude:
    the student shows an excellent knowledge of the arguments that he can
    be presented in an analytical and systematic way demonstrating to
    master them still through the ability to make connections.

    Other information

    For those who attend at least 80% of the lessons, exemption from the
    study of parts of both textbooks, after preparing a written or oral
    presentation, to be agreed with the professorship of the course is
    possible.

    Course Syllabus

    The extended programme is structured as follows:
    1) introduction to the main systems of relationship between the state and
    the churches in the different national contexts (state church, separation
    of church and state, collaboration and coordination, etc.) – 0,5 CFU;
    2) the legal regulation of the religious factor in the Italian and French
    legal orders: two systems in comparison– 1 CFU;
    3) the individual dimension of the legal discipline of the religious factor–
    0,5 CFU;
    4) the international protection of freedom of thought, conscience and
    belief and the interactions with the principle of equality– 0,5 CFU;
    5) the system of the Council of Europe and the European Convention on
    Human Rights: the case law of the Strasbourg Court on religious issues–
    0,5 CFU;
    6) the place of fundamental rights in the European Community: from the
    original case- law recognition to the subsequent legislative encoding – 0,5
    CFU;
    7) the separation between citizenship and religious belonging: the
    freedom to do or not do because of personal religious or philosophical
    convictions in the family context, at school, at work and in the public
    space – 0,5 CFU;
    8) the EU paradigm of relationships between the state and religious
    denominations. Issues about the status of churches and non-confessional
    organizations in the EU: the case of Mount Athos – 0,5 CFU;
    9) the current framework of rules related to the religious factor as
    outlined since the Lisbon Treaty of 2007: the case law of the Court of
    Luxembourg concerning the right to religious freedom. The right to
    asylum and the issue of the wearing of religious symbols at the workplace
    – 1 CFU;
    10) the so-called dialogue among the courts (national courts of the
    Member States, European Court of Human Rights and Court of Justice):
    the “living law” in the area of Law and Religion – 0,5 CFU.
    A self-evaluation test on the programme will be submitted, on request, to
    student workers enrolled in learning projects.

     

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